Giorno dopo giorno il traguardo del primo gennaio 2019, data in cui entrerà definitivamente in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati, si fa più vicino. Se è vero che una buona parte delle imprese ha compreso quello che occorra fare per essere compliant con la nuova normativa, è altrettanto vero che ce ne sono ancora tantissime che non hanno ben capito come farsi trovare preparate con l’appuntamento del nuovo anno. Per queste ultime l‘Agenzia delle Entrate ha preparato una speciale guida che, tra le altre cose, spiega quali siano le procedure base per  compilare una fattura elettronica.

Innanzitutto il privato deve disporre di un dispositivo adatto, che può essere un  un PC, ma anche un tablet o uno smartphone. L’aspetto importante è che su questo dispositivo sia installato  un programma (software) che consenta la compilazione del file della fattura nel formato XML, così come previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018. Poco noto, probabilmente, è che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione gratuitamente tre tipi di programmi per
predisporre le fatture elettroniche:
1) una procedura web, utilizzabile accedendo al portale “Fatture e Corrispettivi” del
sito internet dell’Agenzia (ovviamente per l’uso di tale procedura occorre disporre di una connessione).
• un software scaricabile su PC
• un’App per tablet e smartphone, denominata Fatturae, scaricabile dagli store
Android o Apple (per l’uso di tale procedura occorre disporre di una connessione in
rete).

Ovviamente queste tre casistiche non sono pensate per le imprese, ma soprattutto per quegli operatori che emettono un numero contenuto di fatture e sono soliti predisporle con i tradizionali programmi di videoscrittura,  ovvero su modelli prestampati di carta.  In tutti gli altri casi, quando cioè gli operatori devono trattare una grande quantità di fattura elettroniche, è bene affidarsi al mercato, ovvero scegliere uno dei tanti software privati, individuabili facilmente via internet
(che poi spesso sono rilasciati dagli stessi produttori dei software gestionali utilizzati dagli operatori per predisporre e registrare in contabilità le fatture).

Occorre poi ricordare che le fatture elettroniche vanno sempre inviate ai propri clienti attraverso il SdI (Sistema di Interscambio), altrimenti sono considerate non emesse. Una volta che il file della fattura elettronica è stato trasmesso al SdI, quest’ultimo esegue alcuni controlli e, se tali controlli sono superati, trasmette il file all’indirizzo telematico presente nella fattura.

Alla fatturazione elettronica sarà dedicato un apposito convegno promosso da Digital 360, in programma a Roma il prossimo 30 ottobre